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Applicazioni dell’Intelligenza Artificiale in Odontoiatria

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[Photo Credits: Anna Shvets by Pexels]

In che modo l’intelligenza artificiale (IA) può supportare l’odontoiatria e migliorare i risultati a lungo termine nei pazienti? 

Le radiografie, le scansioni intraorali e le scansioni facciali producono una quantità di dati che possono essere travolgenti e non strutturati. 

Per un odontoiatra questo può risultare faticoso e impegnativo oltre che inefficiente.

Ecco perché si ricorre al software di imaging dentale basato sull’intelligenza artificiale.

Aiuta a dare un senso ai dati in modo rapido ed efficiente.

Gli algoritmi di apprendimento automatico hanno anche dimostrato di saper effettuare egregiamente diagnosi di carie e prevedere se un dente debba essere estratto, conservato o sottoposto a trattamento riparativo.

Carie e rilevamento di malattie parodontali

L’intelligenza artificiale in ausilio all’odontoiatra può migliorare la capacità di identificare e trattare i problemi perché l’IA è davvero veloce ad analizzare ed elaborare grandi quantità di dati complessi.

Inoltre, i sistemi basati sulla visione artificiale possono stimare la profondità delle lesioni e utilizzare queste informazioni per rilevare e classificare la carie.

Risparmiare tempo aumenta l’accuratezza della diagnosi e lascia più risorse disponibili per la cura del paziente.

Rilevamento del cancro orale

Le lesioni orali visibili potenzialmente maligne (OPMD) sono un forte segno di cancro e possono essere rilevate dal dentista durante gli esami orali di routine. 

Tuttavia servirebbe un modo efficiente ed economico per automatizzare il rilevamento di lesioni maligne o potenzialmente maligne.

La tecnologia sta attualmente lavorando per creare modelli idonei a rilevare con accuratezza un cancro orale.

Endodonzia

Gli endodontisti utilizzano tipicamente immagini radiografiche per esaminare, misurare e valutare la condizione del dente all’interno delle gengive.

I modelli di IA possono analizzare queste immagini e determinare struttura, dimensioni, vitalità dei tessuti e persino il potenziale successo del trattamento per le parti del dente non visibili.

Gli algoritmi di deep learning possono quindi rilevare, localizzare e classificare diversi aspetti dell’anatomia della radice del dente e possibili patologie. 

Questo è utile per individuare strutture dentali specifiche o identificare particolari tipi di fessure e lesioni all’interno o intorno al dente.

Pianificazione dei trattamenti ortodontici assistiti da IA

L’ortodonzia richiede una notevole quantità di pianificazione e l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per ottimizzare l’analisi e prevedere, ad esempio, la dimensione dei denti mancanti o la potenziale necessità di estrazione.

Gli ortodontisti devono anche determinare il percorso migliore per lo spostamento dei denti. 

Gli algoritmi di intelligenza artificiale possono prendere un punto di partenza e un punto finale di destinazione e calcolare il modo migliore affinché un dente o un gruppo di denti raggiunga la destinazione ottimale.

Oltre a muovere i denti, i professionisti del settore dentale possono anche utilizzare la visione artificiale per diagnosticare patologie ossee in bocca. 

Ad esempio, l’IA è già ampiamente utilizzata per diagnosticare e classificare l’artrosi dell’articolazione temporo-mandibolare.

Strumenti digitali del settore dentale che usano l’IA e dove trovarli

 

Il primo posto va sicuramente allo scanner digitale di Shining3D Aoralscan 3, sia nella versione Wireless che cablata.

La funzione Intelligenza Artificiale è ampiamente apprezzata dagli utilizzatori.

Lo studio “Applications and Perspectives of Artificial Intelligence, Machine Learning and “Dentronics” in Dentistry: A Literature Reviewafferma infatti che lo scanner di SHINING 3D è così accurato da essere clinicamente significativo e consolidato come riferimento standard.

Aoralscan3, con la sua IA, consente di distinguere quali informazioni intraorali sono necessarie per l’acquisizione dei dati e quali invece sono da scartare, come la lingua e il lato buccale.

Tali informazioni non verranno quindi acquisite o visualizzate sul modello 3D generato. Di conseguenza, non è necessario gestire i dati dopo la scansione, risparmiando molto tempo.

Poiché la lingua e il lato buccale sono estremamente vicini ai denti e alla gengiva, i dati non necessari possono essere molto difficili da rimuovere con precisione. 

Con la funzione “Artificial Intelligence” attivata, durante la scansione 3D il software identifica e filtra automaticamente i dati dei tessuti molli non necessari, permettendo di eseguire un processo di scansione più rapido e pulito.

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